Quanta importanza si da alla mano e alla sua presa?
Quanta attenzione si pone nella sua capacità di gestire i carichi durante gli allenamenti in palestra o nella vita di tutti i giorni?
Forse non la giusta importanza che merita…
Al contrario di quanto si pensi una presa solida e “funzionale” non è solo da considerarsi negli allenamenti di forza o di grandi carichi.
Anche per la gestione di pesi apparentemente leggeri risulta importante avere una mano che funzioni bene.
Una presa disfunzionale avrà ripercussioni non solo sul polso ma anche e soprattutto sul gomito fino ad arrivare alla spalla e al tratto cervicale.
Se non vi è un buon allineamento del polso rispetto al gomito si verificheranno dei compensi sulla spalla e sulla zona cervicale nel tentativo di centrare i capi ossei.
Questo accade in particolare nei gesti di spinta dove si allontanano mano e tronco.
Il discorso, chiaramente, vale anche all’inverso: una disfunzione cervicale può compromettere la solidità e la funzionalità della presa.
In questo caso il polso ed il gomito tenderanno a compensare un mancato allineamento della spalla.
Bisogna considerare, inoltre, che un allineamento “difettoso” dei capi ossei dalla spalla alla mano può inficiare sulla forza della presa.
Questo accade poiché i nervi che trasportano l’impulso elettrico che arriva alla mano sono compromessi.
L’osteopata, o un altro terapeuta manuale, può aiutare a ricreare il giusto allineamento dei capi articolari.
Mira a ristabilire il fisiologico centraggio della mano, del gomito e della spalla, mediante manipolazioni specifiche.
Potranno essere integrati esercizi funzionali di centraggio articolare per mantenere e insegnare al corpo come gestire il corretto allineamento.
Questo sarà utile e spendibile sia nei movimenti di spinta (push) che di trazione (row).
Richieste funzionali che ritroviamo quotidianamente tanto nello sport quanto nei gesti della vita quotidiana.