Il mal di schiena e tanti altri dolori muscolari spesso sono aspecifici.
Un termine per spiegare che non hanno una causa “ben definita”.
Questo significa che non vi sono danni biologici alle strutture, lesioni o infiammazioni da giustificarne il dolore.
Eppure le articolazioni fanno male.
Queste condizioni non ben definite spesso sono accomunate dalla mancanza di stabilità e controllo motorio dei movimenti.
Le articolazioni non sono “tenute in asse” oppure i muscoli non riescono a coordinarsi tra loro.
Ciò crea uno stress articolare doloroso quando si richiede di muoverle.
Molti esercizi per la stabilità contribuiscono a riorganizzare la giusta attivazione muscolare e bilanciare le articolazioni.
L’esercizio del gattonare, il Crawling, può ricreare le giuste condizioni di “tenuta” articolare.
Con esso si possono rinforzare i muscoli stabilizzatori profondi non solo della colonna vertebrale.
Infatti possono migliorare anche le spalle, gomiti e polsi, anche, ginocchia e caviglie.
Tuttavia non è una pratica che si improvvisa ma va appreso lentamente.
Tale esercizio riprende gli schemi motori complessi che usa l’essere umano nelle sue prime fasi della vita.
Gattona quando si muove per esplorare l’ambiente ma non è ancora in grado di alzarsi e camminare autonomamente.
Questo fenomeno richiede molto controllo e coordinazione.
Mette a dura prova la capacità della colona vertebrale di creare un ponte di supporto di collegamento tra le spalle e le anche.
Ecco perché vengono usate molte sue versioni nelle fasi di recupero dal mal di schiena.
L’ideale è farsi seguire da un professionista esperto del movimento.
Questi, infatti, avrà cura che l’esercizio venga eseguito rispettando l’allineamento ideale della colonna vertebrale.
Il controllo delle scapole deve essere messo a punto in modo preciso.
I muscoli che stabilizzano le spalle non devono permettere alle scapole di uscire fuori.
Tale dettaglio offre un importante supporto di stabilizzazione alla colonna cervicale.
Il bacino deve restare parallelo al pavimento evitando oscillazioni o crolli laterali.
Infatti i basculamenti laterali starebbero ad indicare uno scarso controllo del bacino e della colonna.
Il palmo delle mani ben piatto al suolo ed il polso adeguatamente centrato rispetto alla mano.
Magari si inizia con la versione in ginocchio, per imparare le dinamiche corrette.
Lo step successivo, poi, è passare alla versione più avanzata solo in punta di piedi.
La coordinazione dei due antimeri corporei, lato destro e sinistro, permette di esercitarsi in modo crociato utilizzando la stabilizzazione controlaterale.
Questo consente di mantenere la colonna stabile nel resistere alla torsione.
La mancanza di questa tenuta, infatti, spesso è la condizione che più viene a meno quando si soffre di dolore alla bassa schiena.
Il crawling è un esercizio sicuramente utile, che può prestarsi bene negli atleti prima dell’allenamento.
Trova largo impiego nella fase rieducativa della stabilizzazione articolare non solo della colonna vertebrale ma di tutte le articolazioni.
Cosa importante è prestare attenzione al “centraggio articolare”.
L’osteopata, dopo che ha normalizzato delle limitazioni articolari e all’occorrenza manipolato anche la colonna vertebrale, può insegnare le prime fasi dell’esercizio di crawling.
Questo prevederà una prima fase di ri-apprendimento della giusta respirazione nonché l’uso dei muscoli addominali profondi ed il giusto centraggio articolare.
Elementi essenziali per rieducare ad un equilibrio funzionale e posturale.
Questi infatti mirano a creare le basi per gestire e controllare i dolori articolari che hanno come causa una mancanza di stabilità e controllo articolare.
L’esercizio del gattonare è una procedura rieducativa da praticare autonomamente a casa dopo averne appreso in pieno i concetti base con un professionista competente.
La costanza e l’allenamento continuo del crawling potranno offrire notevoli benefici nella gestione di molti tipi di mal di schiena e tanti altri disagi articolari.