L’Hip Thrust è un ottimo esercizio per l’allenamento dei glutei.
Viene considerato nel recupero funzionale della bassa schiena, non solo con fini estetici per i glutei.
Richiede una forma corretta e dei “requisiti fondamentali” altrimenti lo si trasforma in un vero massacro per la bassa schiena.
Funziona bene se:
- Si ha una buona curva lombare. Una lordosi troppo accentuata o al contrario poco inarcata sposta l’esercizio rispettivamente sul tratto lombo-sacrale o sul quello dorso-lombare. In questo modo i glutei lavorano poco e male.
- Le articolazioni sacroiliache non sono “bloccate”. Le disfunzioni sacroiliache limitano e condizionano l’attività dei glutei. Questo sposta la contrazione muscolare principalmente sugli estensori lombari o sui posteriori della coscia (ischiocrurali).
- Si ha una buona “risposta anticipatoria del core”. Quando si attivano le anche (estensione in questo caso) si stabilizza in modo anticipato la colonna vertebrale. E’ un meccanismo che serve per dare supporto e solidità ai femori. Se vi è una disfunzione del “core” si attivano prima gli erettori spinali, poi gli ischiocrurali e forse dopo i glutei…
- Si ha un buon controllo del pavimento pelvico. Nella risposta anticipatoria del core il pavimento pelvico si contrae e stabilizza il complesso lombo-sacrale prima dell’estensione dell’anca. Se ci sono disfunzioni possono intervenire muscoli accessori, come il piriforme, per stabilizzare in “modalità emergenza”. Questa condizione può creare disagi andando a comprimere il nervo sciatico. Il rischio è la sciatalgia.
- Si riesce a mantenere il centraggio del femore sulla tibia. Il ginocchio che crolla in dentro (valgismo) spesso è indice di poco controllo. Ecco perché si usa l’elastico per “costringere” per via riflessa ad attivare i glutei e centrare il femore. Il tutto se i punti sopra sono rispettati…
L’osteopata, o altri terapeuti in ambito posturale e funzionale, attraverso manipolazioni specifiche, normalizzano le varie disfunzioni corporee.
Tali perturbazioni possono compromettere l’estensione dell’anca, non solo in esercizi specifici ma anche per la dinamica del passo.
Se infatti vi sono disfunzioni nell’estensione del’anca, in ogni passo i glutei non daranno la fisiologica spinta propulsiva e si avvertirà un sovraccarico a livello lombare.
Ristabilire il giusto movimento, liberando le articolazioni sacro-iliache, il bacino o la zona lombosacrale, permette una più libera dinamica del passo.
Da considerare che in questo scenario possono contribuire anche disfunzioni ai piedi che minano la naturalezza di ogni passo.
Ecco perché, spesso, molti trattamenti per la riattivazione dei glutei parte dalla normalizzazione degli arti inferiori.
In particolare delle caviglie e delle articolazioni della volta plantare.