Il mal di schiena può avere tante cause.
Sicuramente tra queste rientra la famigerata ernia del disco che spinge sulle radici dei nervi e scatena dolori lancinanti, spesso invalidanti.
Alcuni casi sono così gravi che il neurochirurgo può solo optare per l’intervento chirurgico.
Tuttavia non tutte le ernie sono dei mostri cattivi.
Si stima che già dopo i 20 anni circa il 30% delle persone presenta qualche forma di degenerazione dei dischi intervertebrali, senza saperlo.
Con gli anni la percentuale aumenta.
Eppure ci sono persone che nonostante ernie non hanno male alla schiena.
Altre invece con colonne vertebrali “perfette” soffrono da morire.
Il fatto di aver scoperto un’ernia del disco non significa essere certi di aver individuato la causa di quella sofferenza.
La scrematura e la diagnosi deve essere fatta attentamente dal neurochirurgo.
Il medico su indagine clinica, estremamente precisa, è in grado di dichiarare se quell’ernia è il motivo del mal di schiena.
Molti sportivi che si allenano con i pesi soffrono alla schiena per vari motivi.
Ad esempio per mancanza di stabilità del tronco, per sovraccarico o per problemi posturali.
Facendo una risonanza, però, scoprono di avere un’ernia che magari non ha nulla a che vedere col il loro dolore.
Senza risonanza non lo avrebbero mai scoperto.
Quindi è fondamentale affidarsi al medico specialista che solo dopo indagine approfondita può stabilire il nesso tra mal di schiena ed eventuale ernia.
Per il resto, i dolori alla colonna vertebrale hanno tante di quelle cause che le ernie, spesso, passano in secondo piano.
E’ la diagnosi dello specialista che fa la differenza non solo scoprire un’ernia su una risonanza.
L’osteopata riveste un ruolo cruciale in questo scenario.
In particolar modo quando il medico specialista ha congedato il paziente con nessuna gravità della lettura della risonanza.
Questo significa che nonostante l’ernia del disco visibile dalle immagini il mal di schiena è da ricercare altrove.
In osteopatia si indagano su tutte quelle cause che creano alterazione della funzionalità del corpo.
In corso di un’indagine osteopatica si può scoprire che il mal di schiena può derivare diversi fattori.
Posture viziate, disfunzioni viscerali come il colon irritabile, disfunzioni ginecologiche, ai reni, ecc…
Spesso si riscontrano limitazioni meccaniche del movimento vertebrale che si trattano con manipolazioni specifiche.
Questo approccio ristabilisce il giusto equilibrio articolare ed il tono dei muscoli.
Esercizi di ricondizionamento motorio possono ulteriormente aiutare lo sportivo col mal di schiena.
Saranno delle stimolazioni specifiche che ricreano la giusta attivazione muscolare.
In particolar modo reclutando i muscoli profondi e stabilizzatori della colonna vertebrale.
Il mal di schiena dello sportivo può essere gestito su più fronti con degli opportuni trattamenti osteopatici ed esercizi consoni al caso
In definitiva bisogna assicurarsi che il dolore non sia strettamente legato a danni fisici della colonna o del disco intervertebrale.