La tua postura dipende dai tuoi piedi o i tuoi piedi dipendono dalla tua postura?
Ogni parte del corpo potenzialmente può influire su altre strutture anche molto distanti tra loro.
Il piede non fa eccezione a questo principio.
Può essere vittima (si adatta) o carnefice (ne è la causa) di una serie di disturbi che minacciano o alterano un buon equilibrio.
Se si prende in considerazione un modello del corpo strettamente biomeccanico è probabile che la postura diventi un discorso troppo grossolano.
E’ “semplice” definire, ad esempio, l’atteggiamento di un piede che altera la postura di un ginocchio o di un ginocchio che altera la postura di un piede.
Tuttavia il corpo umano non è un palazzo dove regnano solo leggi della (bio)meccanica.
Vi sono interventi soprattutto neurologici, biochimici, comportamentali ed emozionali.
Un piede può “crollare” nella sua volta plantare perché ha avuto un trauma precedente che ne ha condizionato l’equilibrio.
Tuttavia può crollare anche perché vi è uno squilibrio dei muscoli degli occhi che condizionano il comportamento della statica eretta.
Un ragazzino può avere piedi valghi perché il suo bacino funziona male ma può anche avere piedi valghi perché ha una forte timidezza che condiziona tutta la sua postura.
Un problema di deglutizione atipica (lingua) può alterare l’appoggio plantare così come anche uno squilibrio dei rapporti occlusali (denti).
Una visione ristretta al piede che “funziona male” è concettualmente un forte limite in ambito posturale.
Bisogna capire il perché si verifica un tale fenomeno.
Purtroppo è solo attraverso la valutazione di tutti i sistemi che interagiscono tra loro e che regolano la postura che si può risalire alle reali cause.
Tra l’altro, come spesso accade, le cause sono più di una.
Il piede ha sicuramente la sua importanza ma deve essere inserito in un sistema molto più ampio e complesso.