L’articolazione sacroiliaca (SI Joint) è una giuntura che unisce la colonna spina dorsale con il bacino.
Mette in relazione diretta l’osso sacro, alla base della colonna vertebrale, con l’osso iliaco del bacino che funzionalmente appartiene all’arto inferiore.
Questa articolazione è soggetta a forte stress a causa delle forze che arrivano dal basso e scendono dall’alto.
In questa sede anatomica risiedono molti nervi che danno informazione elettrica ai muscoli del bacino e a quelli dell’arto inferiore fino ad arrivare giù al piede.
Bisogna considerare che molti traumi possono ripercuotere direttamente o indirettamente sul bacino.
Tra questi si prendono in considerazione cadute, distorsioni di caviglia, traumi sulla colonna vertebrale, cicatrici chirurgiche o disfunzioni viscerali.
Risulta molto probabile riscontrare “disfunzioni somatiche” all’articolazione sacroiliaca.
Molti sono stati gli studi che hanno messo in relazione una disfunzione in questa sede con una mancanza di piena funzionalità dei muscoli glutei.
In campo estetico ma soprattutto funzionale, i muscoli glutei rivestono un ruolo chiave nella stabilità della bassa schiena, del bacino e di tutto l’arto inferiore.
In virtù di questo si cerca di “attivarli” o mantenerli funzionali il più possibile.
Spesso si ricorre ad “esercizi correttivi” di attivazione dei glutei.
Per quanto siano estremamente utili, spesso risolutivi, tante volte offrono solo temporanei benefici se non si “sblocca” l’articolazione sacroiliaca.
Questa, infatti, se è “bloccata” frena gli impulsi nervosi ai muscoli glutei.
In questo caso possono essere molto utili interventi manipolativi terapeutici mirati.
In aggiunta ad esercizi di mobilizzazione specifici possono liberare il fisiologico impulso nervoso ai muscoli glutei.
In seconda battuta gli esercizi correttivi avranno ancora più efficacia.
Tutto potrà essere conclamato con stimolazione specifica, quali Lunge, Deadlift e Squat.
Prima però vanno creati i presupposti ovvero liberare l’articolazione sacroiliaca (SI).