Anche un sorriso finto genera emozioni positive.
La risata, anche forzata, altera lo stato emotivo e fisico di una persona.
“Sorridi che ti passa…”.
Una frase tanto usata quanto, purtroppo, poco applicata nella sua praticità.
Le persone da sempre hanno cercato aggregazione goliardica e ricreativa in gruppo o anche da soli per sentirsi vivi e felici.
La gelotologia è lo studio del ridere e dei suoi effetti sull’essere umano.
Da tempo si studiano gli effetti del sorriso e i risultati sono sempre interessanti.
Il medico statunitense conosciuto come Patch Adams è l’ideatore di una terapia molto particolare, quella appunto del sorriso, anche nota come Clown Terapia.
La terapia del pagliaccio.
Questo straordinario medico ha diffuso il messaggio che sorridere aiuta il buonumore e rinforza il sistema immunitario.
Altri studi hanno dimostrato che anche un finto sorriso genera emozioni positive nel sistema limbico del nostro cervello.
Quella parte deputata alle emozioni.
Una risata spontanea e fatta col cuore ha decisamente un impatto notevole sull’umore.
Tuttavia il semplice sorridere anche in modo forzato ha come effetto la creazione di neuro associazioni di piacere.
Pian piano, ingannando il cervello, si corre il rischio di essere davvero felici…
Quindi è il caso di dirlo: Ridi anche se ti piange il cuore… ridi che ti passa, fallo come vuoi purché tu sorrida.
Fa che il sorriso diventi un abitudine e potresti scoprire un modo di vedere le cose completamente diverso.
Non cambierà il mondo intorno a te ma di sicuro potrebbe cambiare il modo in cui tu guardi il mondo.
Magari con notevoli effetti sugli altri ma soprattutto su te stesso.