Immagina un interruttore elettrico che porta i fili a due lampadine. Una lampadina è situata nel lampadario sotto al soffitto e l’altra è in una lampada sul pavimento.
Anche se hanno fili elettrici differenti fanno capo allo stesso interruttore centralizzato. Se avvenisse un corto circuito in una delle due lampadine salterebbe l’interruttore centrale ed anche l’altra si spegnerebbe.
Seguendo questa analogia devi sapere che i muscoli glutei e i muscoli del piede (le due lampadine) hanno lo stesso interruttore che è a livello del plesso sacrale.
Un insieme di nervi (fili elettrici) che dalla colonna vertebrale nel fondoschiena arrivano in parte alla zona del bacino, quindi anche ai glutei, scendono giù lungo gli arti inferiori e arrivano fino ai piedi.
Se per vari motivi si verificano dei traumi in queste zone ad esempio distorsioni di caviglia, fratture, rottura dei legamenti nel piede, al nostro interruttore centrale arriveranno dei segnali alterati. Questi segnali usciranno alterati anche alla zona dei glutei.
In sostanza un trauma ad una caviglia può portare un’alterazione della funzionalità dei muscoli glutei. Questo a sua volta può creare una mancanza di stabilità nel bacino e zona lombare con probabile scenario di mal di schiena.
Il discorso vale anche in senso inverso. Un trauma sul sedere, tipo cadute sull’osso sacro, bacino o bassa schiena possono riportare alterazioni della funzionalità negli arti inferiori fino ai piedi.
Un piede che funziona male, che crolla in dentro o che è instabile può trovare la sua causa nella zona del bacino.
Morale della favola…
Non accanirti sui glutei se il tuo disordine funzionale e posturale si trova altrove e ti impedisce di “attivarli” come vorresti.