L’accettazione di se stessi è un tema molto delicato e allo stato attuale messo continuamente a dura prova.
La pressione che ogni giorno una persona subisce è davvero notevole.
Fino a qualche decennio fa i mass media ci hanno letteralmente bombardato di stereotipi.
Bellezza o ideali fisici che incarnavano la perfezione da ricercare assolutamente per essere dei “vincenti” nella società.
Una società fatta di confronti, competizioni, scalate sociali e raggiungimenti di mete in vetta. Quasi sempre per dire o dimostrare “io valgo più di te”.
La società, negli ultimi decenni, si è trasformato nel “social media”. La pressione è decisamente aumentata anche se in realtà è ancora più effimera di quello che era prima.
Una realtà che non esiste o per meglio dire che esiste solo su un video di pochi pollici quadrati.
Manipolata a proprio piacimento da modi di adattare il proprio “essere filtrato” e costruito su misura per ogni esigenze.
Illusioni su illusioni che mettono ancora più in crisi e sotto pressione la “concorrenza”. Maschietti e femminucce senza eccezione.
Vite vissute per altri. Per promuovere un’immagine di se che non esiste o che comunque non corrisponde alla realtà.
Se non hai forme sinuose sei “out”. Sei, invece, finalmente mostri il tuo corpo da urlo, il tuo viso dipinto, i tuoi lineamenti sinuosi, allora sei “top”.
Sei finalmente top rispetto alla “sfigata” di turno che non è in forma, che non mette in mostra il suo essere prorompente, la sua forma fisica smagliante o il suo corpo invidiabile.
Sicuramente il corpo è un dono prezioso e va curato e gestito nel migliore dei modi.
Questo è un diritto ed un dovere verso se stessi e verso chi ci ha donato la vita.
Essere in salute è un investimento per il futuro, per il proprio benessere a lungo termine.
Tuttavia si può stare in salute e mantenersi in forma anche non rispettando “canoni ideali”.
Avere un corpo armonioso nella sua funzionalità è cosa ben diversa da voler diventare a tutti i costi come la “influencer” di turno che si mostra in tutto il suo splendore come un’icona di benessere e salute.
Il più delle volte si finisce per essere quotidianamente frustati dell’insuccesso fisico. Di un corpo che non si accetta.
Si può stare in forma, in salute, anche con qualche chiletto in più. Anche se non sei perfetta, anche se non hai migliaia di followers che ti elogiano e ti invidiano.
Si può godere di una buona mobilità del corpo, avere forza, agilità anche se non si vede il gluteo super bombato o se non si vedono gli addominali a quadratini.
Ricercare la migliore versione di se stessi è cosa ben diversa da diventare “top”.
La continua ricerca del meglio rispetto ad altri è frustrazione, dannazione, non miglioramento.
La ricerca della “perfezione” è pura utopia.
La perfezione non esiste e qualora un giorno sarà riconosciuta una forma di perfezione significherà che ci saremo omologati come delle macchine.
Rispettando caratteristiche standard per rientrare in un range di “validità”. Sarà la fine dell’individualità.
Ognuno è speciale a modo proprio perché è unico.
Con i suoi pregi i suoi difetti. Le sue imperfezioni uniche e i suoi particolari.
Questo è un messaggio che dovrebbe entrare forte e chiaro ai giovani.
Giovani e giovanissimi che stanno crescendo con una potentissima e pericolosissima mania di competere e ostentare una versione surrogata di se stessi. Disposti a tutto per un “like”.
Il corpo deve essere curato in tutto e per tutto perché è l’unica cosa realmente è nostra in questo mondo.
Dobbiamo custodirlo gelosamente.
Se devi migliorarlo devi farlo solo per te stesso.
Non perché gli standard ti dicono che devi farlo.
Non perché hai bisogno dell’approvazione degli altri.
Non perché hai bisogno di like…
Ma per te! Solo per te.
Sei un essere unico non una macchina omologata.
Sii la migliore versione di te stessa con la forma che desideri.
Con la forma che più ti fa stare bene.
Non per la società ne tanto meno per i social ma perché tu realmente lo vuoi.
Se stai in pace ed in armonia con te stessa continua a gioire di quello che sei.
Questa è la vera bellezza.
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