Il controllo posturale del corpo richiede armonia e confort.
Se questi due parametri non sono rispettati le articolazioni saranno sottoposte a distribuzione dei carichi non omogeneo.
Un muscolo “tira” più di un altro e l’articolazione si trova in squilibrio, decentrata e fuori asse.
Risultato di questo scenario? Il più delle volte affaticamento, bruciore, stanchezza fino a veri e propri dolori muscolo scheletrici.
Alcuni studiosi si sono posti la domanda se esistono prove sufficienti a per accertare se la stanchezza del tronco potesse contribuire ad alterare il controllo posturale durante la stazione eretta.
Le considerazioni vanno allargate a tutte le posture come quella seduta o anche durante la camminata e la corsa.
In base alle analisi di questi studi è evidente che la stanchezza dei muscoli del tronco è un fattore che contribuisce in modo importante all’ergonomia e al confort della nostra colonna vertebrale.
Tali considerazioni avvalorano ancora di più la necessità di allenare e mantenere attivi i muscoli del tronco con esercizi specifici di stimolazione riflessa.
Infatti i muscoli del tronco che si occupano della stabilità e del controllo della colonna vertebrale sono attivati con esercizi specifici che sollecitano in modo riflesso la risposta di controllo.
In sostanza bisogna diventare “bravi” a mantenere il controllo di questi muscoli. Bisogna ricordare che tali esercizi partono da un buon controllo della respirazione, del diaframma respiratorio, del pavimento pelvico e di tutti i muscoli profondi del tronco.
Gli esercizi di dead bug, di plank o simili devono essere dosati attentamente sulla base dei limiti individuali altrimenti si corre il rischio di affaticare ancora di più il tronco invece di allenarlo alla tenuta e alla forza.