Il nostro corpo si è evoluto con un meccanismo estremamente intelligente che ci consente, entro certi limiti, di adattarci al contesto in cui viviamo.
Siamo abituati a risparmiare energia in particolare quando c’è carenza di cibo. Ecco perché abbiamo la capacità di conservare. È un po’ come avere un bel gruzzoletto da parte e tirarlo fuori nel momento del bisogno.
Purtroppo se viviamo un periodo di carestia in carenza di cibo, più del dovuto, inneschiamo un meccanismo salvavita che ci fa “rallentare” per evitare di spendere.
Il cervello pensa a conservare non a consumare energia e quindi la stanchezza che sopraggiunge è un chiaro segnale di riserva.
Cosa ci può mandare in riserva? Alcune cause potrebbero essere:
- Mancanza di cibo a sufficienza per sostenere le attività del quotidiano. Infatti diete troppo ferree spesso sotto il fabbisogno basale, in molti soggetti, sono un fortissimo stress per il corpo, specie se protratte nel tempo.
- Scarsa qualità del cibo. Mangiare cibi spazzatura industriali poveri in nutrienti che sono tendenzialmente ricchi di zuccheri, grassi e sale danno un senso di appagamento momentaneo. Purtroppo poco dopo ci sente più letargici e con voglia di mangiarne ancora.
- Mancanza di sonno. Non recuperare a sufficienza equivale ad usare uno smartphone con la batteria scarica. Potremmo fare ben poco. L’apparecchio si spegnerebbe in poche ore.
- Stress. Purtroppo le persone stressate usano tanta energia. Il cervello è ghiotto di zuccheri e quando siamo presi da impegni importanti e pensieri ricorrenti l’energia che il corpo richiede è elevatissima. Se siamo già di per se in carenza o con una scarsa qualità del cibo il disastro è assicurato. Da considerare che anche la troppa attività fisica, se non compensata del riposo e dall’alimentazione, è una fortissima fonte di stress.
Cosa fare per recuperare?
- Rivolgersi al proprio medico di base, specie se il periodo di stanchezza dura da tempo, il quale deciderà se approfondire con analisi specifiche o invitare “semplicemente” ad una riqualificazione del proprio stile di vita.
- Affidarsi ad un professionista della nutrizione che in base alla propria composizione corporea dica quanto ma soprattutto come mangiare. Mangiare troppo poco non è la soluzione ad un dimagrimento “intelligente” ma è una vera è propria tortura fisica e mentale! Spesso infatti per continuare a dimagrire bisogna mangiare di più per un periodo, soprattutto qualitativamente, per far uscire il corpo dallo stato di “emergenza”. Dopo si potrà riprendere a dimagrire mangiando di meno.
- Affidarsi ad un professionista del movimento che pianifichi un programma di ginnastica specifico per le nostre esigenze. L’attività fisica per quanto sia un stress se ben dosato e calcolato può aiutare a costruire riserve energetiche e migliorare la qualità del sonno. I muscoli rappresentano un serbatoio di energia. Costruire in modo ragionato e personalizzato la famosa massa muscolare ci renderà più pronti ed energici. Alcune persone molto stressate e in riserva energetica non possono permettersi troppi giorni di allenamento a settimana. Bisognerebbe iniziare con 1-2 giorni e poi gradualmente aumentare la frequenza, l’intensità ed il volume di allenamento. L’attività cardiotraining (aerobica) andrebbe attentamente dosata.
- Se il periodo di stress dura da tempo, per ovvi motivi personali, è importante affidarsi ad un professionista psicologo che possa aiutarci in tal senso. Il più delle volte infatti, crediamo di poter gestire le emozioni ma finiamo per essere gestite da esse.
In definitiva bisogna recuperare le energie!
Fare il pieno di energia è fondamentale per vivere bene. Tendiamo a dimenticare che il corpo richiede i suoi tempi per recuperare. Lo stressiamo con diete drastiche fai da te… programmi di allenamento senza senso, vita sregolata, fumo, alcol, mancanza di sonno e un bel giorno si crolla del tutto.
Bisognerebbe fermarsi un attimo e fare il punto della situazione. Fare un bel pieno di energia.
Se si vuole dimagrire e rimettersi in forma bisogna capire che non può accadere dall’oggi al domani e che occorrono mesi forse anni. Voler perdere peso troppo in fretta potrebbe portare tanti problemi di salute. Le prime avvisaglie sono rappresentate proprio dal senso di stanchezza cronica.
Occorre capire che c’è bisogno di energia non solo dagli alimenti ma anche di emozioni positive, di entusiasmi e di piaceri. Fare spesso il pieno di relax e organizzare una vita più dedicata a se stessi potrebbe essere un grande inizio per ritrovare l’energia che ci occorre.
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