Se ti metti in piedi e vuoi portare la coscia dietro (estensione dell’anca) ti accorgi che senza inarcare la bassa schiena il movimento è molto limitato.
In linea di massima si stima di appena 20 gradi.
Inoltre se ci fai caso il movimento non è mai puro ma tende sempre ad andare un po’ verso l’esterno.
I glutei hanno varie funzioni.
Oltre a quello di mantenere stabile l’anca, il bacino nonché la bassa schiena, permette il movimento della coscia (femore) in direzione dietro-fuori.
Se un osso viene “spinto” indietro i muscoli che sono davanti devono rilasciarsi per permettere l’azione.
Nel nostro esempio se portiamo la coscia indietro i muscoli che stanno davanti alla colonna lombare, al bacino e alla coscia dovranno “cedere”. Permetteranno così il movimento.
Se questi sono in uno stato di accorciamento funzionale o, peggio ancora, realmente retratti saranno un freno per la coscia e quindi per i glutei.
Sulla considerazione precedente la coscia va anche lateralmente e in questo movimento i potenziali freni sono rappresentati dai muscoli adduttori.
Il famoso “interno coscia” dove si accumula sempre tanta ciccia; ma questa è un’altra storia…
Se i muscoli adduttori sono accorciati anche di poco da un punto di vista funzionale saranno un ostacolo al movimento della coscia e i glutei non riusciranno ad completare la loro piena funzionalità.
In questi casi succede che gli esercizi per i glutei diventino delle estensioni e flessioni laterali della bassa schiena invece che un lavoro specifico per i glutei.
Risultato?
Dolore o pesantezza alla bassa schiena quando si eseguono tali esercizi.
Che fare quindi?
Assicurarsi di avere una buona mobilità dell’anca in particolare dei flessori e degli adduttori e all’occorrenza creare la giusta elasticità di questi muscoli.