La forza della mano vuol dire tanto in un atleta.
In particolare negli sport di forza, dove si devono stringere bilancieri, manubri, kettlebell, negli allenamenti o per la stessa gara, la presa può decidere la performance.
Tuttavia uno squilibrio di forza tra la mano destra e sinistra non è detto che esprima una debolezza della mano corrispondente.
Infatti una presa debole può essere indice di una spalla “poco attiva” nei suoi muscoli profondi.
Esiste una stretta relazione tra i muscoli della cuffia dei rotatori (gli stabilizzatori profondi della spalla) e i muscoli della mano.
Questo depone per un’indagine globale quando ci troviamo di fronte ad una presa inefficiente.
Bisogna indirizzarsi anche sulla spalla e su fino alla zona cervicale per identificare una causa scatenante lo squilibrio nella mano.
Magari una presa debole è solo la rappresentazione di una spalla debole.
A tal proposito è interessante prendere in considerazione tutte le disfunzioni della zona cervicale che spesso sono messe in relazione ai dolori alle spalle, ai gomiti nonché ai polsi e alla mano.
Infatti, dalla vertebre cervicali fuoriescono i nervi e i vasi che arrivano giù alla mano, passando quindi per tutto l’arto superiore.
Traumi al collo, come i colpi di frusta da incidenti, oppure posture viziate e protratte sempre col capo chinato in avanti possono contribuire ad alterare la normale funzionalità delle vertebre cervicali. Questo può comprimere vasi e nervi che arrivano alla mano.
In particolar modo se i nervi della parte basse della zona cervicale, quelli della giunzione cervico-toracica, sono compressi anche minimamente possono alterare la funzionalità dei muscoli prensori e indebolire una presa che non sarà più solida.
Il fatto che il collo, la spalla, il gomito, il poso e la mano condividano gli stessi “fili elettrici” li mette strettamente in relazione sia funzionale che disfunzionale.
Ecco perché non bisogna sempre accanirsi su un “segno” che il più delle volte potrebbe rappresentare l’effetto secondario di un problema a monte.
In questo caso la perdita di forza della mano è in relazione con i disturbi del collo e della spalla.
Liberare le zone di tensioni della parte alta di questa catena disfunzionale potrebbe ristabilire dei più fisiologici livelli di forza nella mano. Ciò consentirà di allenarla più liberamente e senza freni.
Le manipolazioni osteopatiche potranno offrire un valido supporto. Così come gli esercizi di mobilità o stabilità per il tratto cervicale e della spalla. Questi saranno utili per un lavoro sulla causa limitante la normale trasmissione di impulsi ai muscoli della mano.