Il Single-leg Romanian Deadlift, è più conosciuto come “stacco ad una gamba”.
Un esercizio che riprende un gesto molto comune della vita di tutti i giorni che è quello di “raccolta veloce” dal pavimento.
Certo non si solleva una cassa d’acqua o una valigia pesante in questo modo.
Tuttavia spesso capita di usare tale gesto per oggetti leggeri quali calzini, penne, mazzi di chiavi, ecc.
In questo movimento si mettono alla prova diverse capacità di stabilizzazione dell’arto portante.
A partire dai muscoli plantari (piede), posteriori della coscia (hamstrings) glutei, nonché i muscoli stabilizzatori della colonna vertebrale in modo asimmetrico e crociato.
In particolar modo le catene crociate del tronco intervengono per il controllo della rotazione.
Infatti togliendo un piede d’appoggio il tronco tende a ruotare e inclinarsi.
La sfida è proprio nell’impedire questa rotazione.
Visto che è un movimento molto versatile è utile imparare ad eseguirlo bene.
Dal recupero funzionale post infortunio della colonna vertebrale o degli arti inferiori fino alla prestazione sportiva e nel fitness.
Molto utile nel recupero della stabilità del ginocchio nonché per la mobilità attiva dell’anca.
Una sorta di “stretching attivo” controllato.
Dalla posizione di partenza, in piedi, si esige l’allineamento ideale del soggetto nel rispetto delle curve della colonna vertebrale.
Il movimento deve avvenire a livello dell’anca e non della zona lombare.
Si arriva dove si avverte la messa in tensione dei “femorali” sempre con la curva lombare fisiologica.
Avvertire la durezza ed il bruciore dei muscoli glutei potrebbe essere un gradevole e utile effetto collaterale dell’esercizio.
Specie nelle donne che uniscono funzionalità, performance ed estetica nei muscoli del fondoschiena.
Un esercizio molto utilizzato per il controllo dei muscoli della colonna vertebrale e nei programmi di gestione per il mal di schiena.
Eseguito a piede scalzo può offrire notevole stimolazione dell’arco plantare per il centraggio del piede, del ginocchio, dell’anca e della bassa schiena.
Potrebbe essere eseguito inizialmente senza carico.
Vicino ad una parete, per ovviare ad una mancanza di equilibrio per poi incrementare la difficoltà con un piccolo carico.
Infine inserirlo in un programma di allenamento completo.
Un esercizio realmente stimolante per diverse funzioni motorie del corpo.
Semplice ma non sicuramente facile.