Quegli alberelli che a malapena si intravedono per i viali delle grandi città ci dovrebbero far riflettere.
Ci fanno capire quanto purtroppo il cemento e la tecnologia abbiano preso il sopravvento nelle società moderne.
Questo purtroppo con non pochi effetti sul nostro “essere animali”.
L’essere umano si è evoluto in migliaia di anni a contatto con la natura.
Immerso nel verde delle montagne, vicino ai laghi, fiumi, ruscelli, vicino a colline o zone di mare.
I rumori e i colori della natura ci hanno accompagnato per tutta la nostra esistenza.
Oggi viviamo, invece, immersi tra monitor, cemento, rumori assordanti, traffico cittadino e smog.
Ritmi elevati che assorbono non solo energia fisica ma soprattutto mentale.
Assorbono la nostra vitalità!
Non bisogna sorprendersi se la pressione del sangue è alta, se il mal di testa è all’ordine del giorno, se vi sono squilibri nei cicli mestruali.
Problemi di impotenza sessuale, astenia, irritabilità, ansia, depressione, dolori muscolo-scheletrici e malattie metaboliche.
Il corpo non è indistruttibile e ad un certo punto cede.
Sono tanti i medici che consigliano il ritorno alla natura.
Alle persone fortemente stressate, esaurite o “spente” viene consigliata la montagna, la pace della naturalità delle cose.
Viene consigliato il “verde”.
Studi in merito hanno dimostrato la combinazione vincente della sinergia tra esercizio fisico ed esposizione alla natura.
Spazi aperti che potrebbero essere usati come un potente strumento per aiutare a combattere la crescente incidenza sia di inattività fisica che di malattie non trasmissibili.
Evita di rifugiarti nei centri commerciali per passatempo.
Appena puoi scappa nella natura.
Immergiti nel verde.
Porta i tuoi figli ai parchi naturali, nelle riserve, rieducati al contatto con la terra.
Potresti riscoprire una innata sensazione di piacere e benessere globale nel cuore e nella mente.