La sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo che comprende diversi fenomeni tra cui crampi o dolori addominali, gonfiore, flatulenza, diarrea o stitichezza.
Se uno o più di questi segni persiste è importante consultare il proprio medico e approfondire la situazione.
Le reali cause di questi fenomeni restano ancora poco conosciute. Così come gran parte del “mondo intestino” che sembra ogni giorno rivelarci connessioni fondamentali con la nostra salute.
Lo stile di vita, lo stress, l’ansia e altri fattori relativi all’umore e al benessere sembrano giocare un ruolo importante nella sindrome dell’intestino irritabile.
Allo stesso modo dello stile alimentare. L’alimentazione, infatti, è nell’occhio del mirino in questa problematica che può seriamente compromettere la qualità della vita di chi ne soffre.
Tuttavia anche seguendo una sana alimentazione a volte la situazione sembra non migliorare.
Ecco che diventa fondamentale il consulto con un medico specialista in nutrizione. Occorre la stesura non solo di una dieta programmata ma di una lista di cibi consigliati e cibi da evitare su base individuale.
Infatti non tutti traggono beneficio dagli stessi suggerimenti ed alcuni alimenti possono andare bene per qualcuno e peggiorare i sintomi in altri.
Nel mondo del fitness, o in tutti quei casi dove si punta alla linea e alla forma fisica, si è molto attenti alla quantità di cibo che si mangia ogni giorno.
Anche le bevande sono attentamente monitorate ed il conteggio degli zuccheri e dei grassi riveste sempre un’attenzione particolare.
In commercio ormai esiste un’intera industria dello “zero”, “zero zuccheri”, “zero calorie”, “senza zuccheri”, ecc che simulano il sapore del prodotto originale ma senza carboidrati.
La sensazione è comunque dolcissima anche se, in effetti. non si assumono carboidrati o altre calorie rispetto all’introito giornaliero consentito.
Tuttavia questo “imbroglio” per la mente, perché è di imbroglio che si tratta, non è del tutto scevro da effetti indesiderati.
Anche se ci sono, attualmente, idee e pareri contrastanti sull’uso dei dolcificanti artificiali nell’industria alimentare gli esperti suggeriscono di non “abusarne”.
Purtroppo, quando si è a dieta, è facile rifugiarsi in quelle bevande dolci ma che non hanno calorie. Questo perché ci si appaga da una mancanza di zuccheri.
In realtà è una momentanea illusione che il più delle volte ci induce ancora di più a voglia di zuccheri. C’è chi addirittura sostituisce totalmente l’acqua con bevande dolcificate durante gli allenamenti, i pasti e durante il resto della giornata.
Purtroppo, come in tutte le cose, gli eccessi non restano mai impuniti…
In particolar modo chi soffre di sindrome del colon irritabile dovrebbe stare attento alla quantità delle bevande a zero zuccheri e senza calorie che sono ricchissime di dolcificanti artificiali.
Molti soggetti, infatti, sembrano vedere esacerbare i loro disagi intestinali dopo l’assunzione di tali prodotti. In questi casi, prima di fare scelte “alternative” sul cibo e sulle bevande è buona norma consultare il proprio specialista di riferimento e chiedere il parare in merito.
Il buon senso e la moderazione, ancora una volta, rappresentano la chiave di volta ma in alcuni casi le indicazioni generiche non bastano. Occorre rivolgersi a specialisti in materia che, dopo valutazioni approfondite, possono darci indicazioni precise sul cosa fare.
Ogni cosa che mandiamo giù nel nostro corpo si comporta in un certo modo. C’è chi tollera decine di litri di bevande zero senza alcun apparente problema e chi invece mangia una caramella dolcificata e ha la diarrea per ore…
Purtroppo non siamo tutti uguali e la sensibilità di un corpo è diversa da un altro.
Mentre aspetti di ricevere l’ok dal tuo specialista per il tuo intestino, faresti bene a non esagerare con le bevande a zero zuccheri. Senza calorie, spesso, non vuol dire senza conseguenze per il tuo colon.
Goditi la tua bevanda zero ma usa il buon senso. Impara ad ascoltare il tuo corpo e se avverti disagi da tempo chiedi un consulto al medico specialista.